La chiesa, caratterizzata dalla vivace cupola settecentesca maiolicata, è dedicata ai santi patroni Ciro e Giovanni e sorge in un luogo cruciale per la memoria storica della città. Qui era un tempo uno degli edifici sacri più antichi di Vico, risalente al XII secolo e restauro sotto re Alfonso d’Aragona: la piccola chiesa sede fino al 1608, del ‘Tocco ‘ o ‘ Seggio’ dell’ Universitas, il luogo dove si radunavano i cittadini per discutere e deliberare sui problemi politici o amministrativi. Nel 1696, in seguito ai danni provocati da un violento terremoto, la chiesa viene abbattuta e ricostruita; i lavori terminano nel 1715, come testimonia l’iscrizione sull’ ingresso. La facciata, raffinata ed elegante, preceduta da una breve scalinata, è decorata da elementi in tufo, la pietra lavica di colore grigio molto utilizzata nelle architetture napoletane. Il campanile, edificato nel 1873, termina con un caratteristico pinnacolo dalla forma orientaleggiante. L’ interno della chiesa presenta una pianta a croce latina, con navata centrale e cappelle laterali.